COLLABORARE TUTTI  PER UN LINGUAGGIO DEGNO DI UNA DEMOCRAZIA

COLLABORARE TUTTI  PER UN LINGUAGGIO DEGNO DI UNA DEMOCRAZIA

 

         a cura di Mario Giulianati

Prendo spunto da un recentissimo episodio di malapolitica e di pessimo linguaggio condito da minacce  diretto conto una Parlamentare Europea (  “Spero che bruci, devi fare la fine degli ebrei negli Anni ’40” riportato da Il Fatto Quotidiano del 6 dicembre2024), episodio emblematico di un metodo  del non fare politica ma sciacallaggio. 

Ormai è da tempo immemore che assistiamo a un degrado costante del linguaggio pubblico. Non mi riferisco solo al mondo della politica, che è uno dei settori maggiormente interessati a questo fenomeno, ma pure al mondo dell’intrattenimento, perfino, a volte, dello sport.  In ciò con l’utilizzo di uno strumento, la televisione, che apre a chiunque una platea infinita. Con sempre minor capacità di reazione sia da parte di tanti ascoltatori sia da parte di chi avrebbe dovuto, e potuto intervenire e spesso non lo ha fatto.

Nelle trasmissioni “politiche” si sente e si vede di tutto e di più. Della peggior specie naturalmente: l’urlo, l’assalto, la sopraffazione utilizzando il volume della propria voce, a volte accompagnando il tutto anche con gesti assai poco gradevoli. Le parolacce vanno, purtroppo, di moda e si ha l’impressione che vengano anche alimentate come parte attraente di uno spettacolo. Il che fa dubitare assai che si tratti di un’autentica trasmissione d’informazione politica. Non sono pochi coloro che usano un linguaggio “robusto” e spesso il rimprovero verso l’autore è stato ritmato dalla appartenenza politica contraria. Cosa questa per nulla positiva.

 Ma il linguaggio non è fatto di sole parole ma spesso da immagini e comportamenti.

Mi chiedo quale sia l’esito dell’esempio che viene dato ai giovani e ancor più ai giovanissimi, ai quali magari chiediamo comportamenti e linguaggi appropriati e rispettosi. Ritengo che, se si persegue su questa strada, l’informazione di qualsiasi genere, ma in particolare quella politica, cesserà di avere una qualche utilità per la società causandole non solo un grave danno ma anche dando sostegno una prospettiva antidemocratica. Vi è un limite non superabile senza pesanti conseguenze. Quando il linguaggio e il comportamento supera la soglia della decenza ognuno, per quel poco che gli è possibile e con gli strumenti che ha a disposizione, deve reagire con fermezza, fosse solo esternando il suo sentire nel proprio ambiente. Un granello di sabbia in un feroce meccanismo? Probabilmente sì, ma penso che valga la pena di provarci perché , a volte,  è accaduto che un fatto piccolissimo abbia avviato il cambiamento della storia.

Possibilmente in tanti.

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