Incredibile come Tadei Pogacar lascia tutti a 34 chilometri dall’arrivo senza quasi far fatica, senza alzarsi sui pedali sulla salita della iconica Cote de la Redoute, imprendibile per tutti e andando in progressione con una marcia in più se ne va da solo a segnare la sua 9° vittoria sulle strade delle grandi corse.
Il 26enne ciclista sloveno si sta dimostrando superiore anche quest’anno e ormai si può dire che forse il ciclismo ha trovato l’erede di Eddy Meckx, soprannominato “il cannibale” per il numero di vittorie ottenute nel corso della carriera, ma sono gli atteggiamenti di Pogacar che comunque lo fanno amare dagli appassionati di ciclismo, quel suo sorriso, quel modo di non far mai pendere dall’alto la sua forza, la disponibilità con compagni e pubblico in tutte le occasioni.
Al secondo posto un ottimo Giulio Ciccone reduce dal Tours del Alpes che si muove nel gruppo dei migliori con attenzione e lucidità e va a prendersi un risultato di grande peso specifico.
Di fronte a questo Pogacar c’è poco da fare, ma un secondo posto italiano e con questo Ciccone è comunque da sottolineare anche in chiave futura.
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