Nuovo incontro con il maestro Giorgio Agazzi al Teatro San Marco a Vicenza , mercoledì 30 aprile alle ore 20,30 che andrà a proporre nuove pagine delle opere di Beethoven.
Giorgio Agazzi nato a Vicenza ha iniziato gli studi musicali con la prof.ssa Rizzato Dall’Amico, proseguendoli dal 1966 presso il Conservatorio B. Marcello di Venezia diplomandosi con il massimo dei voti e lode sotto la guida di Vincenzo Pertile (allievo di Arturo Benedetti Michelangeli ).
Oggi vive a Mestre ma ritorna nella sua città per il suo progetto dell’esecuzione delle 32 sonate di Beethoven in 7 serate nello storico teatro S. Marco di Vicenza.
Il progetto “Mercoledì con Beethoven , Diario Intimo delle 32 sonate per pianoforte” si sta svolgendo al Teatro San Marco a Vicenza per sviluppare una conoscenza delle opere di Beethoven ciascuna delle quali avrà il suo specifico commento, quasi a creare un intimismo nell’ascoltare e maggiormente apprezzare anche con cenni storico/musicali dove necessitano le varie sonate del grande Maestro con la suggestione e le emozioni che sa far scaturire dal pianoforte il maestro Giorgio Agazzi creando il perfetto equilibrio tra musica, strumento ed esecutore.
Ascoltare dal vivo Giorgio Agazzi è una imperdibile suggestione perché si arriva a cogliere i motivi, gli accordi fino alle singole note del racconto musicale del grande maestro tedesco, oltre che poter apprezzare la squisita tecnica musicale di Agazzi, quelle mani che si incrociano a cercare il canto con la sinistra e magari l’ultima nota bassa profusa con solennità e pienezza del suono con quella destra rendono la sonata ancora più magistrale ed emozionale dell’armonia del suono, come una frequenza 432 , quella che ha la capacità di sciogliere i blocchi emotivi contribuendo a liberare le emozioni negative e ad aumentare il benessere generale aprendo a percezioni più ampie rispetto alla frequenza con cui viene registrato normalmente un brano musicale.
Impeccabili gli scherzi finali di Giorgio Agazzi che stupisce sempre per la sua improvvisazione, quasi un ringraziamento al pubblico presente.
30 APRILE 2025 Sonate op. 2 n.1 – op. 14 n.2 – op. 31 n.1 – op. 54 – op.57
La prima delle 3 sonate op.2 è composta da 4 movimenti ( un Allegro dall’andamento ascendente, un Adagio molto cantabile che richiama un Lied da un soggetto molto sofferto), un Minuetto e un Prestissimo finale) e risulta un omaggio doveroso al suo maestro Haydn.
La sonata op. 14 n.2 ha un carattere sereno e adotta la tonalità di sol maggiore come nel quarto concerto op.58o dell’ultima sonata per violino op.96.
La sonata in sol maggiore è la prima delle 3 dell’op. 31, un gruppo a cui Beethoven teneva molto e le sentiva innovative diverse dalle precedenti. Un Allegro seguito da un Adagio di grandi dimensioni in cui cita un passaggio dell’introduzione dell’ultima op.111 con un rondò allegretto finale.: una sonata non molto conosciuta che merita molto di più.
La sonata op. 54 è in 2 tempi, un minuetto e un allegretto come un moto perpetuo con una stretta finale di grande impegno.
La sonata op. 57 “Appassionata” è fra le più note col suo allegro assai, un secondo tempo andante con moto (proprio come l’andante con moto del concerto op. 58), un tema con variazioni di grande intensità e un allegro non troppo con una stretta finale.
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