Quinta edizione del Caruso Tribute Prize, ideato da Dante Mariti e prodotto dalla Melos International, con un programma di 3 giorni, dal 12 al 14 ottobre, iniziato con il concerto di Alessandro Lora alla St. Patricks Old Cathedral e che avrebbe dovuto essere seguito dalla sfilata di premiati e artisti del Columbus Day lungo la Fifth Avenue , una festa che mescola orgoglio italo-americano, riflessione storica e voglia di appartenenza, bloccata però dal maltempo che sta imperversando su New York, per arrivare alla serata della consegna dei premi.

Il gran gala all’Italian American Museum, tra musica, premiazioni e ospiti d’eccezione, con il patrocinio del Consolato Generale d’Italia e dei Comites di New York, ha visto la presenza di personalità d’eccezione e tra le eccellenze italiane della cultura premiate quest’anno ci sono la soprano Katia Ricciarelli, l’imprenditore Santo Versace, i tenori Nicola Pisaniello e Alessandro Lora, Joseph Scelsa (Italian American Museum),Silvana Mangione (CGIE) ed Enrico Zanon. Madrina del premio Veronica Maya, affiancata dal giornalista, scrittore e opinionista Nicola Santini.

E’ stato il momento della premiazione per il secondo anno consecutivo del tenore vicentino Alessandro Lora che con la sua voce potente e appassionata è riconosciuto come uno degli interpreti più assimilabili alla eredità del grande tenore napoletano, e idealmente , con Alessandro Lora la voce del grande Caruso è tornata dopo oltre un secolo a farsi sentire in quella New York che lo vide debuttare al Metropolitan Opera e lo consacrò fino a farne un mito della musica lirica mondiale.
ll Caruso Tribute Prize è molto più di un riconoscimento – ha già avuto modo di dire l’ideatore e produttore Dante Mariti –è un ponte tra Italia e America, un’occasione per premiare le eccellenze che hanno saputo distinguersi in ambiti diversi: dalla lirica al cinema, dall’imprenditoria al sociale, fino all’arte e alla scienza


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