Al LR Vicenza il derby con il Cittadella 0 – 1

Al LR Vicenza il derby con il Cittadella 0 – 1

Siamo solo alla 4° giornata ma già il campionato mette davanti l’importanza che ogni partita avrà fino all’ultimo per il Vicenza a caccia per il terzo anno consecutivo del risultato pieno, perché al di là dell’effettiva classifica abbiamo già sperimentato quanto sia importante mantenere una stretta distanza nei confronti di quelle che saranno probabilmente le più titolate del girone, non lasciare andare nessuno perché poi può diventare complicato il recupero, con l’auspicio che questa volta il largo lo possano prendere i biancorossi.

E così la partita a Cittadella assume un suo valore preciso nei confronti del Cittadella in primis ma con uno sguardo ben saldo verso Union Brescia, e Lecco che già sono andate a vincere in trasferta e  che bisogna assolutamente mantenere a giusta misura.

Non è un Vicenza arrembante quello che si presenta al Tombolato ma più alla ricerca di equilibri interni e di non farsi travolgere da un possibile Cittadella arrembante e mister Gallo cerca così di trovare la soluzione dei problemini sorti nel settore sinistro della squadra, ribaltando le cose con Pellizzari a sinistra,  il solito Carraro in mezzo e  inserendo Valente a destra per lasciare più spazio e respiro al gioco di Costa a sinistra e coprire maggiormente gli inserimenti di  Tribuzzi a destra e portare più palloni giocabili alle punte Morra e Stukler. Il Cittadella non trova sbocchi contro un Vicenza che pur facendo poco gioco proprio non lascia comunque spazi agli avversari con pressing alto e molta intensità soprattutto nella fase di non possesso , e il risultato è che la partita non decolla , nessuna delle due squadre riesce ad avere il sopravvento , che il primo vero tiro in porta è al 25’ con Tribuzzi che impegna con un diagonale il portiere avversario, il Cittadella non tira in porta e il Vicenza ci riprova allo scadere con un colpo di testa di Cuomo di poco a lato.

L’intervallo forse fa meglio al Vicenza che entra in campo con maggiore sostanza e dà la sensazione di provarci con più continuità, Morra colpisce di testa a lato, Pellizzari centra la traversa sempre di testa con pallone che rimbalza sul campo e Costa riprova la punizione con il suo sinistro che sfiora il palo. Gallo dà il via ai cambi, entrano Talarico, Capello, Rauti e Rada e proprio i cambi diventano determinanti in casa biancorossa  mettendo in evidenza il lavoro che proprio l’allenatore si è imposto e che chiede alla sua squadra, e vale a dire tutti pronti e sempre sul pezzo, tanto che ancora una volata i subentrati danno più forza a tutta la squadra. Dopo l’unico tiro a rete pericoloso del Cittadella per la improvvisa esecuzione di Rizza da limite, non ci vuole molto perché un Cittadella sempre più stretto nella sua trequarti dai biancorossi non riesca a rinviare un pallone dalla propria area, Rauti riesce a controllare un pallone alto appena dentro l’area, lo scarica a Capello che con una ottima intuizione va a chiudere di tacco il triangolo mettendo Rauti in condizione di battere a rete pur in posizione difficile e sul primo palo coperto dal portiere avversario.

Il Vicenza si prende così i tre punti esterni legittimando la vittoria con una occasione finale di Rada che si vede respingere in corner una conclusione al volo a botta sicura nel finale di partita. 

Gallo sta cercando di trovare le giuste soluzioni per questa squadra che non ha primedonne e che lui vuole compatta continuamente, con un lavoro da parte di tutti i giocatori in campo e fuori, magari con un lavoro sporco fatto di corsa , di lotta e di contrasti che alla fine diventi utile a tutti. Una squadra probabilmente più di categoria, come era già stata definita fin da subito, dove, come dice Gallo, nessuno deve mai sentirsi escluso : “Non è facile perché ci sono gli avversari, detto questo non è più una squadra di palleggio, questa è una squadra che ha più strappo, che ha più risorse negli esterni e quindi noi dobbiamo provare ad andare il più tempo possibile a centro all’ora, più tempo riusciremo ad andare forte più metteremo in difficoltà gli avversari”

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