Bertoliana, torna “InChiostro. Un’ora con…” tre incontri a giugno tra parole e musica

Bertoliana, torna “InChiostro. Un’ora con…”           tre incontri a giugno tra parole e musica

Casanova, Fusinato, Zanzotto, Camon e Trevisan saranno gli autori su cui la nuova edizione di “InChiostro. Un’ora con… “, targata Bertoliana, punterà quest’anno i riflettori con tre incontri, tutti di mercoledì, con inizio alle 19.15, nel chiostro di palazzo San Giacomo, in contra’ Riale 5. Si inizia il 4 giugno con la lettura spettacolo a cura di Pino Costalunga e Giorgio Gobbo (voce e chitarra) dal titolo “Sul ponte sventola bandiera bianca – omaggio ad Arnaldo Fusinato”.

Arnaldo Fusinato (Schio, 25 novembre 1817 – Roma, 28 dicembre 1888) fu un italiano che lottò non solo fisicamente per gli ideali di libertà del suo popolo e della sua terra nel periodo del Risorgimento Italiano, ma anche attraverso la sua arte poetica (“Il morbo infuria / il pan ci manca / sul ponte sventola / bandiera bianca”). Accompagnato dalla chitarra di Giorgio Gobbo, con canzoni d’epoca (e non solo), Pino Costalunga ricorderà Fusinato attraverso il racconto delle sue vicende umane e la lettura di pagine della sua opera poetica, partendo dalle prime poesie di satira del costume scritte quando era un giovane studente all’Università di Padova fino ai poemetti sentimentali e gli inni patriottici.

L’11 giugno è invece in programma lo spettacolo “Intervista mai rilasciata e mai concessa con Giacomo Casanova”, di cui quest’anno ricorre il 300° anniversario della nascita.

Saranno Ennio Cavalli e Piergiorgio Piccoli a dar voce e pensieri al noto cittadino della Serenissima Repubblica (Venezia, 2 aprile 1725 – Duchcov, 4 giugno 1798), mettendolo in dialogo con il presente e creando uno scenario in cui i confini tra il reale e l’immaginario si dissolvono: Casanova, prima di offrirsi come grimaldello per capire la sua epoca, si lamenta di essere stato incastrato da una minorenne conosciuta via chat. La sua biografia si nutre quindi, con l’incalzare dell’intervista mai concessa, di discorsi dell’anima fatti allo specchio. Lo stile poggia su anacronismi e paradossi, mescola registri e riferimenti culturali, alterna il tono solenne alla battuta sagace, rendendo i dialoghi imprevedibili.

La rassegna si chiuderà il 25 giugno con lo spettacolo “Par vardar – Trittico veneto” a cura di Enrico Zarpellon, su tre diverse e significative voci nel panorama letterario veneto degli ultimi decenni: il paesaggio mutevole nella poesia di Andrea Zanzotto (Pieve di Soligo, 10 ottobre 1921 – Conegliano, 18 ottobre 2011), le grandi trasformazioni sociali narrate da Ferdinando Camon (Urbana, 1935), lo sguardo irrinunciabile e vertiginoso di Vitaliano Trevisan (Sandrigo, 12 dicembre 1960 – Crespadoro, 7 gennaio 2022). L’innovativo format dello spettacolo – “Walkabout” – ideato e curato da Zarpellon, è a metà tra il teatro e una lezione, un reading e un concerto musicale.

In caso di maltempo gli incontri si terranno nella Sala Generale di palazzo San Giacomo, in contra’ Riale 5.

Ingresso libero

Leave a Reply

Your email address will not be published.