Equinozio d’Autunno 2025

Equinozio d’Autunno 2025

Ci siamo lasciati con il solstizio d’estate, ci ritroviamo con l’equinozio d’autunno e tutte e due, così come l’equinozio di primavera ed il solstizio d’inverno, basate su riferimenti astronomici e pertanto universali, perché perenni, validi in ogni epoca e presso tutti i popoli, sono quattro scansioni del tempo, quattro giorni ricchi di significati, si può quasi dire quattro giorni sacri.

 La saggezza antica li ha scelti e tramandati sino a noi, caricandoli di valenze che trascendono il dato apparente. Nel momento di stasi del sole, e nel momento di perfetta uguaglianza fra notte e giorno, con una  buona vista, si può riuscire a scorgere uno spiraglio del tempo e dello spazio cosmici, una rottura di livello, che può  far trasalire, come quando alla luce istantanea di un fulmine fa intravedere una figura nascosta, la Magia del Cosmo che attraverso la Luce genera la Vita, l’evoluzione dell’Uomo.

 Ma al di là delle ricche e interessanti descrizioni astronomiche che tutti conoscono,  lo studio del simbolismo e dell’esoterismo possono allenare ad andare oltre il fenomeno fisico, con la mente che si nutre della cultura del secolo ma non vi resta ingabbiata e che, se bene allenata, ha più facile accesso agli archetipi, e al mondo dei princìpi che sovrastano i fenomeni.

Difficile riuscire a fare tutto ciò,  ma uno sforzo per cercare almeno di avvicinarsi si può anche fare.

Per festeggiare l’equinozio nell’antica Grecia si svolgevano le Lampadaforìe e a Roma gli analoghi Vulcanali in onore del dio del fuoco Vulcano; erano corse di atleti che si passavano una lampada accesa rappresentante il sole avviato alla morte, e però sicuramente rinascente in primavera: «Qui quasi cursores vitae lampada tradunt», «Coloro che come staffette trasmettono la lampada della vita», portatori di luce vitale.

Dal punto di vista astrologico l’equinozio d’autunno si presenta nel segno della Bilancia : qui comincia nello zodiaco il ciclo involutivo, in cui la vegetazione sembra perire, per poi rigenerarsi in altre forme e sostanze, qui è simbolicamente situato il punto mediano dell’equilibrio assoluto, tra l’evoluzione e il principio della involuzione: per tale motivo dinamico, abbiamo l’immagine della Bilancia che misura, nei due piatti, i due pesi. Inizia il prevalere della forza notturna e spirituale, su quella diurna solare ed immanente.

L‘equinozio d’autunno del 2025 si terrà quindi lunedì 22 settembre, il sole passerà sopra lo zenit dell’equatore terrestre, sorgerà quasi esattamente a est e tramonterà a ovest, entreremo ufficialmente in autunno e perderemo in media 4 minuti di sole al giorno fino al 21 dicembre, solstizio d’inverno.

Come abbiamo detto, oggi si festeggia il momento in cui luce e tenebre sono in perfetto equilibrio, ed è proprio in conseguenza di questo equilibrio che, quando la natura e la vegetazione cominciano ad ingiallire, la parte spirituale dell’intero universo tende a prendere il sopravvento. Come in alto così in basso insegnava Ermete Trismegisto, personaggio leggendario di età pre classica, venerato come maestro di sapienza e tradizionalmente ritenuto l’autore del Corpus Hermeticum.  A lui è attribuita la fondazione della corrente filosofica nota come ermetismo e l’inizio dell’astrologia ellenistica.

 L’equilibrio tra giorno e notte ci può trasmettere il senso d’equilibrio da trovare in noi stessi, camminare in equilibrio tra il bianco ed il nero, perché tutto in natura è vincolato al dualismo, condizione fondamentale per l’intera esistenza.

Saggezza, equilibrio, luce interiore, l’arrivo dell’autunno è il compiersi di una discontinuità che affonda le radici nei cicli evolutivi delle più antiche civiltà. Eraclito, il grande filosofo del “divenire” individua nel flusso del cambiamento il principio dell’essere. Ogni processo di crescita richiede delle pause introspettive, luci e ombre alimentano la rinascita, generando una palingenesi che ci proietta oltre la dimensione del quotidiano. Così come in agricoltura si fa il punto del raccolto dell’anno, così noi dovremmo fare il punto del nostro lavoro, vedere ciò che abbiamo realizzato e progettare ciò che andremo a realizzare : dopo un periodo estivo passato in ri-creazione, saremmo così pronti a intraprendere un cammino di perfezionamento.

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