Vittoria piena quella del Vicenza contro il Lumezzane ma al di là dei cinque palloni finiti nella rete ospite da valutare è piuttosto la squadra e non farsi trascinare dal fuoco amico dei facili entusiasmi dentro e fuori dal campo.
Certamente Gallo ha dimostrato da subito, ancor prima di scendere in campo, che il suo credo parte dalla scelta dell’11 titolare e vale a dire, gioca chi lo convince di più nel momento delle scelte, ed ecco in campo il giovane Giulio Pellizzari che inaspettatamente va a comporre quel centrocampo voluto dal mister con Carraro a dirigere, Vitale a cercare iniziative a sinistra ,e non solo , e il terzo, Pellizzari, a presidiare con forza il lato destro del triangolo: operazione riuscita perché proprio il più giovane non sente l’emozione dell’esordio, tiene molto bene il campo, si adatta anche a cambiare lato di gioco nel corso della partita, corre, inventa e tenta pure la conclusione.
Bisogna premettere comunque che alla luce dei fatti il Lumezzane si presenta di evidente caratura inferiore, almeno quello visto al Menti, con uno schieramento che praticamente gioca all’interno della propria metà campo lasciando un’unica velleità di attacco , chiudendo i varchi ai biancorossi obbligati al continuo cambio di gioco per trovare la giocata in area. Da qui anche la difficoltà per Morra e Capello a ricevere palloni giocabili in area avversaria e quindi costretti a cercare lo sviluppo corale del gioco anche con rientri per far spazio agli inserimenti da dietro, cosa questa che accade in occasione della prima rete con Leverbe che si inserisce bene appena dentro l’area avversaria e trova lo spazio per battere il portiere del Lumezzane con un diagonale sul palo opposto.
I giocatori biancorossi si cercano con personalità, si vede che le idee ci sono nella globalità della squadra, tutti corrono e sono aggressivi, per chi era presente all’allenamento dello scorso giovedì ha potuto notare più di qualche movimento fatto provare da Gallo, per esempio l’inserimento veloce da dietro con doppio triangolo nella trequarti avversaria, la spinta da dietro che viene agevolata dai tagli di campo di alcuni dei giocatori avanzati, e che per esempio hanno portato alla rete di Sandon, per carità complice il giovane portiere avversario Bonardi, ma comunque efficace.
C’è anche da rilevare l’efficacia dei cambi fatti da Gallo, con giocatori che immediatamente si sono inseriti e hanno spinto sfruttando il gioco della squadra , supportando senza sforzo anche alcune modifiche tattiche, tipo Alessio trequartista avanzato dietro a Rauti e Stuckler e andando in rete per altre tre volte.
Tutto bello quindi ma , come ha detto mister Gallo, attenti all’otto volante, e giustamente si è soffermato anche su quello che non gli è piaciuto : “ I dieci minuti all’inizio del secondo tempo sicuramente non mi sono piaciuti – ha dichiarato Gallo – eravamo sul 2-0, non avevamo un risultato rotondo e quindi il rischio di prendere gol e di compromettere una partita che avevamo in mano era concreto, questa squadra deve ragionare che il rischio deve essere vicino allo 0, poi le situazioni le creano perché ci sono giocatori che hanno qualità, che hanno personalità e quindi se devo essere negativo in qualcosa, sicuramente quei 10-15 minuti all’inizio del secondo tempo non mi sono piaciuti.”
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